Nel 1902, sull’isoletta di Antikythera a circa 40 km da Creta, fù rinvenuto il relitto di una nave sommersa con un carico fatto di statue di marmo, ceramiche ed altri oggetti tipici del periodo in cui l’antica Grecia era al massimo del suo splendore.
Tra questi reperti c’era anche uno strano manufatto di bronzo tutto incrostato; non capendo bene cosa fosse, venne abbandonato in un magazzino polveroso di un museo, fino a quando uno scienziato decise di ripulirlo. Costui scoprଠche si trattava di un complicato strumento costruito da ruote dentate che si incastravano perfettamente l’una all’altra. Trovì anche alcune iscrizioni in greco antico e dei cerchi graduati, sembrava come il meccanismo di un orologio a pendolo.
Dopo altre analisi più approfondite, venne scoperto che si trattava di un preciso calcolatore astronomico, costruito per monitorare i rapporti ciclici tra il sole, le stelle ed i pianeti. Poteva servire sia come strumento per la navigazione sia come strumento per indagini astronomiche. Per queste regioni, all’oggetto venne dato il nome di “Calcolatore di Antikythera” o “Macchina di Antikythera“.
Il resto del carico proveniente dal naufragio, datava i reperti intorno al I secolo a.c. Nessuno scrittore romano o greco ha mai parlato di un calcolatore simile, sebbene invece vengano descritte numerose altre meraviglie che restano per noi incomprensibili. Nel 1951 lo scienziato Derek John De Solla Price, professore di Storia della scienza presso l’università di Yale, studiì il meccanismo e rimase sbalordito dalla complessità dello strumento e scrisse:
“Non esiste niente di paragonabile a questo strumento in nessun posto del pianeta e i testi scientifici antichi non parlano di nulla di simile, nà© se ne fa menzione nella letteratura generale. Al contrario, in base a tutte le nostre conoscenze in fatto di tecnologia e scienza dell’età Ellenistica, dobbiamo ritenere che un tale strumento non possa mai essere esistito”.
Sembra che in seguito abbia anche affermato:
“Trovare uno strumento simile equivale a trovare un aereo a reazione nella tomba del re Tutankhamon”.
Sebbene la sua origine e la sua costruzione siano ancora avvolti nel mistero, quello che il calcolatore di Antikythera ha rivelato agli scienziati è che il mondo antico possedeva davvero una scienza superiore rispetto a quanto sostenuto dalle tesi in voga fino ad allora. Come risulta dalle leggende sugli imperi Rama, Osiride e Atlantide, il mondo antico era probabilmente un mondo in cui in alcune aree isolate si era in grado di costruire macchine complesse, si disponeva dell’elettricità e si era assai esperti nel campo della metallurgia.
Il meccanismo di Antikythera è quindi un vero Oopart (oggetto fuori dal tempo) e si trova ora esposta al Museo archeologico nazionale di Atene, assieme a tutti gli altri oggetti trovati nel naugragio e a delle interessanti ricostruzioni che vi proponiamo nelle foto a seguire.
Ricostruzione reale 3D, schema del funzionamento e il vero meccanismo di Antikythera
(Ricostruzioni tratte da Wikipedia e sito web ufficiale del meccanismo di Antikythera)
Per saperne di più, esiste un sito intero dedicato al meccanismo tutto quello che lo riguarda http://www.antikythera-mechanism.gr.